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L’importanza dell’immagine per un’Istituzione

E’ storia di tutti i giorni: non solo le aziende devono assecondare le nuove tendenze per farsi ascoltare ma anche le Pubbliche Amministrazioni e tutte le associazioni che realizzano comunicazioni di pubblica utilità. Non si può più svolgere il compitino comunicando le quotidiane attività burocratiche. E’ dovere di ogni buona amministrazione coinvolgere i cittadini rendendoli consapevoli e attivi, sensibilizzarli su temi di interesse sociale (come ad esempio il rispetto dell’ambiente, la sicurezza stradale e così via), semplificare la comunicazione per portarla il più vicino possibile ai destinatari finali, facilitare sotto tutti i punti di vista la fruizione dei servizi pubblici, ecc.
Bisogna sviluppare una nuova comunicazione consapevole che ha come punto di riferimento il destinatario, il cittadino, il fruitore con i suoi usi e le sue abitudini.

Adattarsi, quindi, al contesto in continua evoluzione è necessario e vitale anche, soprattutto per i piccoli comuni.

L’immagine Coordinata

Dotarsi di un’immagine coordinata è senza dubbio lo strumento di partenza necessario sia per rendere coerente tutto il processo comunicativo da un punto di vista grafico sia per rendere certa e inequivocabile, istituzionale dunque, la fonte.
La grafica e tutti gli elementi visivi assumono quindi un ruolo fondamentale per attrarre l’attenzione dei cittadini, guidarli nella selezione delle informazioni e nella loro interpretazione. Possono anche influire positivamente nell’individuazione dei contenuti più importanti facendo risparmiare tempo ed energie alle persone, risorse percepite come sempre più scarse ma sempre più importanti.

Così facendo si migliora la comunicazione della Pubblica Amministrazione che, a seguito della riforma, deve per legge seguire i principi di semplicità, trasparenza e partecipazione. Ogni atto, di conseguenza, è facilmente riconoscibile e quindi altrettanto facilmente giudicabile, accrescendo conseguentemente la responsabilità degli operatori pubblici e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

L’esempio del comune di Tarsia

Una storia comune, replicabile in tutti i piccoli comuni italiani. Tarsia è una storica cittadina dell’entroterra cosentino, famosa per la sua storia Normanna, per aver “ospitato” un campo di internamento in epoca nazi-fascista, e per le numerose coltivazioni e centri agricoli. Un’amministrazione giovane e preparata ha capito i vantaggi di qualificare la propria immagine, di rendere credibile la propria fonte e di conseguenza permettere una partecipazione maggiore alla vita pubblica.

Dall’analisi tecnica dell’esistente è emersa una duplice esigenza che il progetto in qualche modo ha dovuto  soddisfare:

  • Omogeneizzare la comunicazione dell’immagine della città, messa in crisi dalla moltitudine di marchi diversi;
  • Individuare uno stemma in cui la gente possa identificarsi e che sia in grado di rendere immediato il riconoscimento della fonte dei diversi eventi, comunicazioni ed iniziative.

Sono state inoltre specificate le due linee guida che garantiscono la coerenza di fondo:

  • Rappresentare l’unicità di Tarsia sia ai cittadini che ai turisti, offrendo un’immagine caratterizzata da un logo che incarni le peculiarità della città e dei suoi abitanti;
  • Il nuovo stemma deve essere in grado di conciliare una tradizione ormai consolidata ma anche esprimere un nuovo slancio verso il domani; rappresentare il passato, il presente ed il futuro della città.

Tarsia oggi, grazie a un lavoro commissionato a professionisti ma curato e motivato dai committenti, ha un’immagine coordinata che la fa apparire moderna ma che ne racconta la storia Normanna e la simbologia araldica, ha degli strumenti attraverso i quali i cittadini possono identificarsi e i turisti possono riconoscere.

Lucio Gabrielli

C’è chi prima spara e poi prende la mira. Nella comunicazione questo è irresponsabilità. Perché nulla è più dannoso di uno sparo nella direzione sbagliata.

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